Per accedere ai fornitori di energia rinnovabile non bisogna aspettare la fine del Mercato Tutelato

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Da aprile 2020 a marzo 2021 un nucleo familiare con consumi di 2700 kWh passato al Mercato Libero paga la stessa cifra di chi è ancora nel Mercato Tutelato. Coloro che hanno attivato le offerte meno care sul Mercato Libero con un 20% di differenza di costo è riuscito a risparmiare 45 euro in bolletta. Coloro che entrano ora nel Mercato Libero potrà risparmiare fino a 60 euro in bolletta nel giro di un anno.

Questi sono dati provenienti dall’Indice Selectra SQ, il primo strumento in grado di tenere sotto controllo la crescita dei prezzi sul Mercato Libero, realizzato in occasione della proroga del termine del Mercato Tutelato, che ha spostato di un anno la fine del Servizio di Maggior Tutela.

Qual è il mercato più costoso: quello Libero o quello Tutelato?

Lo slittamento della fine del Servizio di Maggior Tutela dal 1 gennaio 2022 al 1 gennaio 2023 coinvolge consumatori privati, associazioni e microimprese. La proroga offre più tempo ai consumatori per scegliere il proprio fornitore, ma non da la risposta alla domanda che interessa la maggior parte degli utenti indecisi: conviene aspettare o passare subito al Mercato Libero?

La bolletta annua media sul Mercato Libero, per il periodo da aprile 2020 a marzo 2021, calcolata con il prezzo medio, è di poco inferiore ai 490 euro, in linea con quella pagata da chi è rimasto con il Servizio Elettrico Nazionale. Invece la famiglia tipo che ha scelto tra le offerte più economiche tra quelle monitorate, ha risparmiato circa 45 euro, un 9% delle proprie spese per l’energia elettrica.

Guardando ai prossimi mesi, secondo le proiezioni, nel periodo da aprile 2021 a marzo 2022 i consumatori italiani devono aspettarsi un rialzo della bolletta elettrica complessiva rispetto all’anno precedente, in media dell’8%: la famiglia tipo spenderebbe mediamente circa 525 euro per l’elettricità nell’anno scorrevole, sia con il Servizio di Maggior Tutela che bloccando un’offerta media sul Mercato Libero. Tuttavia, scegliendo una delle offerte più economiche proposte dai fornitori sul Mercato Libero, sarà possibile ridurre la propria bolletta annua dell’11% circa, con un risparmio annuo di 60 euro per una famiglia tipo che consuma 2700 kWh/anno e fino a 77 euro per una famiglia più grande (3500 kWh/anno).

Mercato Libero e Mercato Tutelato: ulteriori differenze

Oltre al prezzo dell’energia, che incide su un 40% della bolletta circa, ci sono una serie di differenze da prendere in considerazione quando si sceglie tra il Mercato Tutelato e le offerte sul Mercato Libero.

Le tariffe proposte sul Mercato Libero vengono formate sulla base dei principi della libera concorrenza. Gli utenti possono scegliere un’offerta più adatta alle proprie esigenze con prezzo dell’energia bloccato per 12, 24 o addirittura 36 mesi, usufruendo di buoni di benvenuto, valutando l’attivazione di offerte green e di servizi aggiuntivi (assicurazione, servizi di manutenzione impianti inclusi ecc). Sul Mercato Libero è possibile inoltre attivare le forniture di luce e gas con un unico fornitore, gestendo le proprie bollette sulla stessa app ed interfacciandosi con lo stesso servizio clienti per entrambe le utenze. 

Per quanto riguarda il Mercato Tutelato invece le condizioni economiche delle forniture sono regolate da ARERA e il prezzo varia trimestralmente: questo significa che gli utenti non possono avere la certezza di quanto spenderanno nell’arco dell’anno, ma soltanto avere delle proiezioni sulla spesa annuale realizzate dall’autorità stessa.

Fonte: comunicato stampa

Foto: Selectra Italia