Al via il progetto dell’Università di Sassari per il monitoraggio dei rifiuti marini all’Asinara

0
216

Una strategia per il controllo costante del marine litter e la protezione dall’inquinamento da plastica dell’isola dell’Asinara. A questo stanno lavorando unitamente ricercatori e pescatori coinvolti nel progetto “Creazione di una strategia per il monitoraggio del marine litter nell’Area Marina Protetta dell’isola Asinara con il coinvolgimento dei pescatori” dell’ Università di Sassari in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Asinara e Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara”, l’Università di Ferrara, l’Università di Bucarest, Flag Nord Sardegna, Co.pe.g.a. Società Cooperativa A.r.l di Porto Torres, la cooperativa Pescatori di Stintino e la digital tech agency Innovyou.

In linea anche con gli obiettivi della legge “SalvaMare”, il progetto – avviato dal dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali e dal dipartimento di Agraria, finanziato dal fondo PO FEAMP 2014-2020 – si punta a sviluppare sul territorio un approccio partecipativo tra pescatori, enti di ricerca, amministrazioni pubbliche, cittadini, che saranno supportati da strumenti digitali ad hoc e coinvolti in un’attività di monitoraggio, indispensabile per trovare soluzioni sostenibili al problema dei rifiuti marini.

Tra le azioni del progetto è prevista anche la costruzione di una specifica app per la segnalazione dei rifiuti a mare, disegnata in funzione dell’Isola dell’Asinara: si chiamerà Sea waste finder” e la sperimentazione condotta da un team di ricercatori e pescatori partirà in occasione della Giornata del Mare, l’11 aprile. Le informazioni raccolte confluiranno in una banca dati.

I team di ricerca coinvolti lavoreranno su molteplici fronti: dall’esecuzione di analisi chimiche, con focus sulle plastiche, per individuare sostanze pericolose, su campioni di marine litter raccolti a mare e a terra, fino alla creazione di un protocollo di monitoraggio e smaltimento e dei rifiuti marini, con particolare attenzione ai processi di economia circolare e a criteri di analisi costi-benefici.

Per approfondire gli obiettivi specifici, le attività e le fasi della ricerca, i risultati attesi si rimanda al sito www.seawasteresearch.eu

Fonte e foto: Università di Sassari