La cura dagli alberi: il Forest Bathing conquista l’Italia

0
218

Ritrovare il benessere immergendosi nei boschi. E’ una pratica tanto semplice quanto antica quella del Forest Bathing (o “bagno di foresta”) che – specialmente dopo due anni trascorsi tra pandemia, restrizioni e lockdown – sta sempre più conquistando l’interesse degli italiani, alla ricerca di attività che promuovano il benessere psicofisico in contesti naturali.  

Nata in Giappone col nome di “Shinrin Yoku”, la pratica del Forest Bathing è stata infatti convalidata da diversi studi scientifici che dimostrano come alcune sostanze volatili emesse da diverse specie di alberi – se inalate in dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato – possono indurre cambiamenti fisiologici prolungati nel corpo umano (riduzione dello stress e della pressione sanguigna, innalzamento del sistema immunitario). 

Il benessere psico-fisico raggiungibile attraverso il Forest Bathing è dunque determinato anche da una serie di caratteristiche strutturali di paesaggi, visuali, elementi e specie arboree che il bosco deve possedere per fornire il beneficio. 

Proprio con l’obiettivo di valorizzare anche in Italia l’attività del Forest Bathing, sono diverse le iniziative messe in campo negli ultimi mesi da parte di enti, associazioni e progetti territoriali e nazionali. 

PEFC Italia e la certificazione per il benessere forestale

PEFC Italia, ente promotore della corretta e sostenibile gestione delle foreste, nel suo lavoro di definizione e arricchimento dello standard sui Servizi Ecosistemici di boschi certificati per la gestione sostenibile, ha infatti introdotto la certificazione dell’idoneità delle aree forestali certificate PEFC a svolgere funzioni salutistiche e a promuovere il “benessere forestale”.

Rilasciato lo scorso anno e primo a livello mondiale nella famiglia PEFC, il nuovo standard per i Servizi Ecosistemici PEFC ha lo scopo di tutelare ulteriormente il patrimonio forestale ed arboreo andando a considerare i benefici che foreste e piantagioni forniscono costantemente all’uomo: oltre all’assorbimento e stoccaggio della CO2 e alla tutela della biodiversità, spiccano le funzioni turistico ricreative, nel cui ambito ricade anche la promozione del benessere forestale e, dunque, del Forest Bathing.

Insieme al Dottore Agronomo Marco Mencagli, tra i maggiori esperti italiani nel settore, PEFC ha così definito un protocollo per lo screening delle caratteristiche di aree forestali in grado di garantire il successo nello svolgimento di attività finalizzate all’auto-promozione del benessere psico-fisico. Per essere certificata da PEFC per la sua idoneità, l’area – che deve essere già certificata per la Gestione Forestale Sostenibile – viene valutata sia per quanto riguarda la sua fruibilità turistica, sia per le caratteristiche tangibili e intangibili, come la presenza di elementi infrastrutturali e paesaggistici favorevoli, la composizione botanica e strutturale del bosco e l’emissione specifica di composti volatili. 

“Non tutti i boschi sono ugualmente idonei ad ospitare esperienze per scopi salutistici e di perseguimento del benessere psico-fisico. Lo standard che abbiamo realizzato in collaborazione con il dottore agronomo Mencagli rappresenta un originale criterio di screening delle caratteristiche che dovrebbero possedere le aree forestali per il favorevole svolgimento di attività finalizzate all’auto-promozione del benessere psico-fisico, tra cui il Forest Bathing. Le fonti su cui si basano i criteri che individuano requisiti e indicatori sono rigorosamente scientifiche e in massima parte costituite da studi e aspetti applicativi diffusamente riconosciuti a livello internazionale”, spiega Antonio Brunori, Segretario Generale di PEFC Italia. 

A rafforzare l’impegno a promuovere il benessere forestale in Italia è anche il protocollo d’intesa tra PEFC e CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale e primo Ente Nazionale del CONI riconosciuto per le attività sociali dal Ministero dell’Interno. Le due realtà hanno scelto infatti di valorizzare insieme i concetti di gestione forestale certificata PEFC come buona pratica di tutela degli ecosistemi forestali nel loro complesso e di promuovere in modo specifico le attività di Forest Bathing nelle zone più vocate.

Parco del Respiro di Fai della Paganella: il cuore del Forest Bathing in Italia

Tra i boschi certificati in Trentino per la Gestione Forestale Sostenibile da PEFC e che si apprestano a ricevere anche la certificazione per l’idoneità al benessere forestale grazie all’interessamento del Consorzio dei Comuni Trentini, spicca il Parco del Respiro di Fai della Paganella, progetto promosso dal Comune di Fai della Paganella in collaborazione con il consorzio turistico Fai Vacanze e l’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella. 

Recentemente, il Parco del Respiro ha firmato un protocollo d’intesa proprio con CSEN, che ha nominato l’area Centro Nazionale di formazione qualificato per le prove in presenza di conduzione gruppi in foresta del Diploma Nazionale Forest Bathing CSEN. L’accordo punta a diffondere la pratica del Forest Bathing attraverso il supporto e l’organizzazione, sul territorio, di sessioni, convegni e tavole rotonde sul tema; inoltre, intende incentivare attività volte al miglioramento della salute dell’individuo e la creazione di nuovi percorsi in foresta dedicati in particolar modo ai bambini e alle persone diversamente abili. A questi si affianca anche la formazione a più livelli e la possibilità di conseguire il diploma nazionale di Forest Bathing con percorsi online e in presenza.

Posto a breve distanza dal Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, il  Parco del Respiro di Fai della Paganella è un’area forestale di 36 ettari ricoperta di un bosco misto che si sviluppa su una terrazza panoramica al di sotto dei 1000 metri: questo bosco, a poca distanza dal paese, facilmente accessibile e molto frequentato, è diventato punto di riferimento italiano per il Forest Bathing. È un ambiente ideale dove praticare questo tipo di attività, grazie alla ricca presenza di composti volatili biogenici, fra cui in particolare i monoterpeni — sostanze volatili che, se inalate, rafforzano il sistema immunitario e migliorano la salute, legata alla composizione del bosco misto di faggio e conifere. 
“Il progetto del Parco del Respiro punta a sviluppare un parco terapeutico unico in Europa dove sperimentare l’influenza che la natura ha a livello psico-emozionale, sensoriale, chimico ed energetico”, ha affermato Lucia Perlot, Presidente Consorzio Fai Vacanze. “I progetti portati avanti da realtà come PEFC Italia e dal settore ‘Forest Bathing’ del CSEN ci aiutano ad evidenziare il ruolo sempre più centrale delle foreste nelle nostre vite e ci permettono di promuovere un turismo consapevole, all’insegna del benessere e della sostenibilità”.

Fonte: comunicato stampa