L’isola di plastica una canzone per ricordare che stiamo soffocando i nostri mari

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“L’isola di plastica” il nuovo singolo estivo di Emilio Stella in featuring con Samuel Stella. Accompagnati da un ritmo che spinge grandi e bambini a ballare, si portano gli ascoltatori a “navigare” in uno dei più grandi problemi del nostro Pianeta: la plastica che continua a finire nel nostro oro blu

Articolo di Letizia Palmisano, giornalista ambientale

Uscita il 10 luglio su tutte le piattaforme digitali, la nuova canzone del cantautore romano Emilio Stella – scritta a quattro mani con Samuel Stella, musicista e arrangiatore, anch’egli con un progetto cantautorale in cantiere – parla di un tema importante come quello dell’inquinamento ambientale e mentale.

I due, che sono anche cugini, si sono confrontati passo passo sia sul testo che sugli arrangiamenti insieme a Ruggero Giustiniani batterista della band e collaboratore di entrambi.

Dopo anni di impegno a ridurre l’uso della plastica monouso, il terrore del Covid ha portato il moltiplicarsi (di nuovo) di oggetti usa e getta come piatti, bicchieri, guanti e mascherine. Troppi, purtroppo, vengono dispersi e non sono avviati a riciclo o a smaltimento.

Il miglior rifiuto è sempre quello che non viene prodotto! E non abbiamo tappeti abbastanza grandi per nascondere l’immondizia dell’umanità… che torna a galla. Basta farsi un bagno al mare per avere una gamba catturata da una busta volante.

Non abbiamo un Pianeta B. Dobbiamo trattare bene questo. Per sensibilizzare amici e parenti, una canzone è uno strumento prezioso.

Buon ascolto!