Dall’ozono un aiuto per la sopravvivenza delle api

0
274

Le api svolgono un ruolo fondamentale per la sopravvivenza di molte specie vegetali: sono preziosi impollinatori, custodi della biodiversità e sentinelle ecologiche. Eppure, negli ultimi anni stiamo assistendo a una lenta moria di questi insetti, la cui sopravvivenza è sempre più messa a rischio dall’uomo.

È per questo che, nel 2017, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale delle api, che si celebra il 20 maggio. La data è stata scelta in onore dello sloveno Anton Janša (1734-1773), tra i fondatori dell’apicoltura moderna.

Perché si celebra la Giornata Mondiale delle Api

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni sull’importanza di questi insetti, preziosissimi e insostituibili per l’equilibrio degli ecosistemi e per la sicurezza alimentare della nostra e di altre specie viventi.

In occasione della Giornata mondiale delle api, la Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia Sioot ricorda i numerosi vantaggi dell’ozono in apicultura, dove questa molecola può essere utilizzata come trattamento antibatterico nel locale di smielatura e nel trattamento della cera.

“Una delle principali minacce per le nostre api è l’acaro Varroa destructor, un parassita esterno che attacca le api, indebolendole e trasmettendogli agenti virali – spiega Marianno Franzini, presidente internazionale di SIOOT – In particolare, l’utilizzo degli insetticidi neonicotinoidi gioca un doppio ruolo: da una parte indebolisce l’immunità dell’ape e dall’altra è responsabile dell’aumento di uno dei suoi più temibili parassiti, la Varroa”.

L’ozono, grazie alle sue qualità di viricida e battericida, potrebbe essere utilizzabile per delle ricerche in favore del tentativo di ridurre o eliminare l’azione della Varroa sulle api.

Come mai le api stanno morendo e come possiamo evitarlo

L’uso dei pesticidi, unito ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, è tra le maggiori cause del declino degli insetti impollinatori. La loro scomparsa metterebbe a rischio la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea. Un danno incalcolabile che può essere arginato con un sistema assolutamente ecologico come l’ozono che, dopo essere stato utilizzato, si decompone in ossigeno senza lasciare alcun residuo tossico.

“I trattamenti con ozono – continua Franzini – sono utili per pulire gli alveari, disinfettare in modo naturale le attrezzature, a cominciare dalle arnie, e per contrastare la Varroa destructor. Questo perché l’ozono, molecola composta da tre atomi di ossigeno, combatte efficacemente virus, batteri, muffe, lieviti e parassiti nei vari stadi di crescita (uova, larve e adulti). Questo tipo di trattamento si è rivelato idoneo anche per la pulizia e la conservazione dei telaini nel locale di smielatura, per l’abbattimento dei residui e per l’eliminazione delle spore nel trattamento della cera”.

L’ozono risulta un prodotto estremamente versatile, oltre che ecologico ed economico, perché può essere utilizzato sia in forma gassosa e che liquida, direttamente in azienda con appositi macchinari. Se praticato con regolarità, il trattamento a base di ozono determina un minore tasso di mortalità delle api e una maggiore resa in termini di prodotti.

Fonte: comunicato stampa
Foto: Pixabay