TartaLove: per Natale puoi regalare l’adozione di una tartaruga marina grazie a Legambiente

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Si avvicina Natale e già si cominciano a fare i primi regali a parenti, amici e, perché no, a noi stessi. Fra cassette di frutta bio, prodotti  di biocosmesi e prodotti a chilometro zero, di certo non mancano idee per colorare il natale con una nota green.

Negli ultimi anni, poi, si sono moltiplicate le aziende e associazioni che consentono di adottare, a distanza, luoghi, monumenti o animali da tutelare: passando dai più comuni cani e gatti si può optare per una mucca di malga o una pecora e, con una offerta in denaro, ottenere, in cambio, latte e prelibatezze gastronomiche.

A Natale, si sa, si è tutti più buoni e, per una volta, invece di pensare ai nostri stomaci (che tanto, in questo periodo di certo non rimarrebbero vuoti) potremmo considerare quelli di altre specie: quelli delle tartarughe ad esempio.

Ogni anno, infatti, oltre 200mila tartarughe muoiono a causa dell’ingestione delle plastiche disperse in mare o a seguito di incidenti con natanti. I dati raccolti sono impressionanti: ben il 71% delle Caretta Caretta analizzate nel nord Tirreno aveva inghiottito rifiuti plastici e in 22 campioni analizzati sono stati rilevati 483 particelle di rifiuti e quindi, in media, 16 pezzi ad esemplare.

A questa carneficina si somma anche il numero di migliaia e migliaia di uova distrutte dai trattori usati per pulire le spiagge nonché i cuccioli appena nati che non riescono a gettarsi in mare poiché sono disorientati da luci e rumori.

Non mancano, per fortuna, le associazioni animalistiche che si impegnano quotidianamente nella tutela delle tartarughe: da molti anni, ad esempio, Legambiente ha allestito e gestisce centri di recupero tartarughe marine (CRTM) dove vengono curati gli esemplari feriti da natanti o a causa di pesca accidentale nonché quelli che hanno ingerito rifiuti plastici.

Accedendo al sito www.tartalove.it si possono vedere le foto delle tartarughe ricoverate e leggerne le storie e, effettuando una donazione, si possono adottare a distanza. I contributi raccolti serviranno a finanziare i centri di recupero che, quindi, potranno utilizzare i fondi ricevuti per acquistare medicinali e pagare gli interventi veterinari e le attività di monitoraggio dei nidi.

Ad ogni sovventore sarà poi inviato certificato di adozione, una fotografia della tartaruga scelta e il racconto della sua storia.

“Negli ultimi anni la sensibilità e l’attenzione nei confronti di questi animali è molto aumentata – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani -. Grazie anche alla collaborazione dei pescatori e dei turisti, nel solo centro di recupero di Manfredonia sono state curate e rimesse in libertà circa 1400 tartarughe marine in dodici anni; grazie ai nostri volontari decine di nidi sono stati monitorati e protetti fino alla schiusa delle uova, ma dobbiamo fare di più. Per questo abbiamo pensato a TARTALOVE, una campagna di adozione simbolica delle tartarughe ricoverate presso i nostri centri che possa permetterci, grazie a un contributo volontario, di continuare a curare e salvare migliaia di esemplari a rischio, a monitorare le spiagge in cerca di nidi da proteggere, a informare le persone affinché conoscano i giusti comportamenti da adottare per salvaguardare il benessere delle tartarughe marine”.