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Tre cose da sapere per organizzare un picnic sostenibile

Da
Redazione Fatti di Green
-
28 Giugno 2017

L’estate ci invoglia a passare intere giornate all’aria aperta – che sia campagna, mare, montagna o un parco in città – dalla mattina alla sera. Quindi spesso finiamo per mangiare fuori. Tra le tante piccole grandi attenzioni per la giornata perfetta è importante continuare a dedicarle anche all’ambiente

PIC NIC: DOVE FARLO?
Si può realizzare un picnic anche quando si è in città. Basterà scegliere come meta (magari raggiungibile anche coi mezzi pubblici!) un parco o un giardino. O andare in spiaggia, in campagna o in montagna. Se andiamo in un’area protetta è fondamentale sapere che alcune parti sono accessibili, altre sono ad esclusivo godimento della fauna locale che va assolutamente tutelata.
Molto importante è lasciare i luoghi puliti e non infrangere le regole (del luogo e del buon senso), specie se ci si trova in aree protette. Chi non ricorda la bellissima spiaggia rosa di Budelli in Sardegna? Costretta alla chiusura oramai da anni a causa dei tanti turisti che non hanno resistito a depredare una delle più belle oasi dell’isola…
Biodiversità, flora e fauna hanno equilibri davvero fragili.

CESTINO DA PIC NIC, FATTI CAPANNA
Durante una scampagnata, la scelta più comoda per mangiare è quella di ricorrere alle foresterie e gastronomie locali. Sono, ad esempio, molti i parchi che hanno piccoli ristoranti che esaltano i sapori tipici delle aree protette.
Ma tale ipotesi non sempre si rivela praticabile (o economica) e poi fa venire un po’ meno lo spirito di avventura! E allora via coi plaid o scegliendo luoghi con aree picnic attrezzate con tavolini e panche.
Se decidiamo di portarci da casa tutto l’occorrente per il nostro pranzo al sacco, sarà preferibile trasportare i cibi in contenitori termici lavabili e adoperare posate e piatti da campeggio riutilizzabili. Ove ciò non sia praticabile, si potrà è possibile in ogni caso essere in armonia con l’ambiente (e la praticità). Potrete optare per le stoviglie compostabili, da conferire a fine pasto con i residui di cibo nella raccolta dell’umido.
Per aver un’idea di prezzo si va dai 11,99 (lo trovate qui) euro per un kit picnic monouso biodegradabile per 15 persone a cifre che in media spaziano tra i 50 e i 120 euro per un cestino con tutto il necessaire (apribottiglie e piatti di porcellana compresi) per quattro persone, rigorosamente riutilizzabile.

GIOCARE ALL’ARIA APERTA
Cosa fare (prima e dopo aver mangiato)? Per chi è cresciuto con i magnifici racconti di Jules Verne il primo consiglio non può non essere l’andare a “caccia”della flora e della fauna locale. Tra cartelli e app (spesso predisposte dai parchi e da progetti locali) la biodiversità potrà essere una “caccia al tesoro” ecocompatibile. Attenzione però a non compromettere l’equilibrio delicato della natura.
Un prato, una palla, un frisbie e un aquilone potranno rendere magico e divertente la nostra giornata di festa all’aria aperta. Ancor più se avremo con noi i nostri amici a quattro zampe.
Un consiglio: occhio ovviamente alla protezione solare!

Ultimo consiglio: voltatevi indietro prima di andare via e lasciate l’area più pulita di come l’avete trovata!

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