Salute, gusto e ambiente sostengono il “made in vetro” e la sua Economia Circolare

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Cresce nel 2018 la produzione di bottiglie e vasetti in vetro italiani. Un trend positivo che sfrutta anche il successo del Made in Italy, soprattutto di vino e “bollicine”.  L’85% degli italiani ritiene il vetro il packaging più sicuro per cibi e bevande e l’81% il più sostenibile

Salute, gusto e ambiente sono i tre driver che spingono il “made in vetro” in Italia.Anno dopo anno, infatti, la produzione di bottiglie e vasetti di vetro aumenta costantemente proprio per rispondere ai bisogni di sicurezza alimentare e alla domanda di sostenibilità ambientale dei consumatori. E a questo trend positivo è stato anche di aiuto il successo del Made in Italy: sono infatti sempre di più le bottiglie di vino e spumante, rigorosamente in vetro, esportate all’estero. L’export di vino è passato dai 2,5 miliardi del 2000 agli oltre 6 miliardi del 2017, con un vero e proprio boom delle “bollicine” il cui export nello stesso periodo è aumentato del 566,2% in valore e del 264,8% in quantità.

Questi i numeri che confermano la tendenza positiva del vetro nei primi 10 mesi del 2018: la produzione di bottiglie di vetro, packaging top per vino e birra, è aumentata del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2017 (oltre tre milioni di tonnellate di bottiglie prodotte), con un tasso medio di incremento della produzione tra il 2014 e il 2017 del 2%. In aumento, del 7%, anche l’export di bottiglie nei 10 mesi e un balzo in avanti lo ha fatto anche l’import di bottiglie, +25%, a dimostrare la richiesta sempre crescente di contenitori in vetro per bevande. Stabile la produzione di vasi alimentari, +0,2% nei primi 10 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il tasso medio annuo di incremento tra il 2014 e il 2017 è stato del 4,5%.

L’aggiornamento dei dati di produzione del packaging in vetro è stato fornito da Assovetro, l’Associazione nazionale dei produttori di vetro aderente a Confindustria: “I dati degli ultimi anni – spiega Marco Ravasi, Presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro – confermano che il vetro è riconosciuto come “il custode” migliore di cibi e bevande. Questo materiale infatti garantisce la sicurezza alimentare, è campione di economia circolare, e preserva inalterato il gusto di ciò che contiene. Da non dimenticare poi il contributo che dà all’economia italiana in termini di occupazione e PIL”.

Salute, gusto e ambiente gli atout del vetro

E proprio il vetro possiede alcune caratteristiche importanti per la sicurezza alimentare. Si tratta della trasparenza, della totale assenza di cessione di sostanze agli alimenti contenuti, della protezione e conservazione nel tempo del gusto e delle caratteristiche organolettiche degli alimenti. Tutte caratteristiche, queste, che lo rendono uno dei materiali più sicuri dal punto di vista igienico sanitario, tanto che l’85% degli italiani considera il packaging in vetro il più sicuro per il cibo e per le bevande. Il vetro vince anche in sostenibilità ambientale: riciclabile al 100% per infinite volte e reimpiegato nello stesso processo produttivo è un modello di riferimento per l’economia circolare che punta a ridurre il prelievo di materie prime dall’ambiente, minimizzare la produzione di rifiuti, valorizzare la durata dei prodotti. Con gli alti numeri di raccolta differenziata, 83%, e di riciclo, 72,8%, il vetro ha convinto gli italiani, che, per l’81%, lo ritengono il packaging più sostenibile. E non solo: più di 6 italiani su 10 considerano il vetro l’imballaggio “più amico del mare” perché è un materiale inerte e non rilascia sostanze chimiche pericolose, né si dissolve in microparticelle dannose per l’ecosistema marino.

L’industria italiana del packaging in vetro

L’industria dei contenitori in vetro con 18 vetrerie e 40 stabilimenti è presente in quasi tutte le regioni d’Italia, da Nord a Sud, con una maggiore concentrazione al Nord. Conta 8.300 addetti, il 97% con contratto a tempo indeterminato, e altri 14.000 occupati indiretti e nell’indotto. Il fatturato è valutato in 2 miliardi di euro l’anno.

FONTE: COMUNICATO STAMPA